
Il Rotary
"Il grande fiume è la somma totale dei contributi di centinaia, forse anche di migliaia di piccoli ruscelli che vi affluiscono dalle colline e dai monti, mormorando dolcemente, impazienti di tuffarsi nella sua corrente. A questo si può paragonare l'espansione del Rotary. Esso è diventato grande per la dedizione e il contributo di migliaia di rotariani di tanti Paesi".
Paul Harris
(tratto da "My Road to Rotary", trad. "La mia via verso il Rotary")
La storia
Era una fredda sera di febbraio, il vento sibilava tra i grattacieli di Chicago mentre quattro uomini si dirigevano verso l'ufficio di Gustavus Loehr. Paul Harris, un giovane avvocato con uno sguardo carico di visione, serrava tra le mani una speranza che lo tormentava da tempo. In quella stanza, al terzo piano dell’Unity Building, la storia avrebbe preso forma. Con una stretta di mano e uno sguardo determinato, il Rotary cominciava il suo viaggio.
Ognuno di loro portava con sé una parte dell'intero. Silvestre Schiele, un commerciante di carbone, aveva sempre cercato di trovare un equilibrio tra il lavoro e l’amicizia. Hiram Shorey, sarto, sognava una comunità in cui le persone si conoscessero davvero, al di là delle professioni. Harris vedeva nelle differenze una forza, una possibilità di costruire qualcosa che andasse oltre il singolo individuo: un’alleanza di menti e cuori, uniti dal desiderio di servire gli altri.
Settimana dopo settimana, i membri si ritrovavano, condividendo non solo idee di affari, ma un cammino comune. Era una scoperta lenta, ma profonda: ogni incontro non serviva solo a espandere i loro affari, ma ad accendere una scintilla di qualcosa di più grande. Servire gli altri. Una missione che sarebbe diventata il loro motto: 'Servire al di sopra di ogni interesse personale'.
Paul Harris aveva tentato più volte di far decollare il Rotary al di fuori degli Stati Uniti, ma gli ostacoli sembravano insormontabili. Quando ogni tentativo sembrava fallire, Harris non si arrese. Era convinto che la sua idea potesse superare ogni barriera. E fu così che, contro ogni aspettativa, nel 1911, il primo club fuori dagli Stati Uniti vide la luce a Winnipeg, Canada. Da quel momento, il Rotary divenne una forza internazionale.
Oggi, i principi nati quella sera del 1905 riecheggiano in ogni angolo del mondo. Il Rotary non è solo una rete di professionisti, ma una comunità globale che agisce per il bene comune, abbattendo confini e differenze. In ogni paese, in ogni cultura, i rotariani portano avanti quella stessa visione: servire il mondo, unendo le forze per costruire un futuro migliore.
Le 4 vie d'azione
Azione Interna
- Club Service -
Azione di Pubblico Interesse
- Community Service -
Azione Professionale - Vocational Service -
Azione Internazionale
- Vocational Service -
Uno sforzo collettivo per il miglioramento globale
Le cifre sull'espansione del Rotary nel mondo raccontano una storia imponente, ma la vera essenza del Rotary non si può racchiudere nei numeri. Ciò che rende unico questo movimento è il suo impatto profondo e concreto, che si manifesta ogni anno attraverso le quattro vie d'azione. È nell'amicizia che si crea tra i membri, nel miglioramento personale e professionale che ciascuno sperimenta, nella gioia che si porta a coloro che sono meno fortunati o disabili. È nel lavoro paziente e costante con i giovani, aiutandoli a coltivare i principi della leadership e ad affrontare le sfide del futuro. Ogni settimana, in ogni angolo del mondo, iniziative per il bene della collettività prendono forma: dalle migliaia di borse di studio agli scambi culturali, fino ai progetti internazionali promossi dalla Fondazione Rotary. Il Rotary è un mosaico vivente, composto da innumerevoli tessere, ciascuna unica per forma, colore e dimensione, che insieme danno vita a un'opera straordinaria, capace di trascendere confini e unire le persone in uno sforzo collettivo di miglioramento globale. Questo è il Rotary: una forza invisibile ma tangibile, che continua a crescere e ad agire per il bene comune, un progetto umano senza tempo e senza frontiere.







